Tra le tecniche di web marketing ancora oggi più utilizzate dalle aziende, rientra certamente l’email marketing. Nonostante l’email possa sembrare uno strumento di comunicazione datato, le statistiche mostrano quale sia la sua efficacia e quanto possa influenzare le scelte dei consumatori, a patto che le aziende riescano a stare al passo con i tempi. L’email marketing infatti, alla luce dei nuovi cambiamenti nel campo del mobile marketing (cioè tutte quelle forme di pubblicità online che interessano i dispositivi mobili come tablet e smartphone), deve essere reinventato, per poter esprimere tutta la propria efficacia.
Anni di massicce campagne pubblicitarie a base di newsletter ed email generiche ed indifferenziate hanno generato una vera e propria guerra tra le aziende, che fanno di tutto per riuscire ad emergere, ma hanno anche portato all’esasperazione gli utenti, che non sono più disposti a leggere montagne di mail scarsamente personalizzate. Ecco quindi che il direct mail marketing deve essere ripensato proprio partendo dall’uso dei mobile devices.
I dispositivi mobili permettono una fitta interazione tra utenti ed aziende: grazie alla diffusione degli smartphone e ai potenti strumenti di data mining a disposizione delle imprese, queste ultime possono raccogliere un’infinità di dati, che i consumatori sono ben disposti a rivelare (in cambio magari di piccoli vantaggi), da utilizzare per effettuare analisi predittive. Le email transazionali sono un esempio di come uno specifico atteggiamento del consumatore riesca ad alimentare l’invio di un messaggio personalizzato attraverso tutti i touch point.
In particolare, le aziende stanno puntando su due aspetti, per poter conoscere meglio le abitudini dei clienti e per poter comunicare con loro (attraverso email ed altri strumenti di marketing), in maniera sempre più specifica e mirata; il proximity marketing (tramite l’NFC o l’iBeacon di Apple) è un mezzo con cui collegare l’esperienza reale con la dimensione digitale. NFC e iBeacon sono infatti strumenti di geolocalizzazione molto più precisi del GPS, che potranno ispirare nuovi approcci al direct mail marketing. Il secondo fattore riguarda invece il cosiddetto wearable: i più recenti dispositivi mobili diventano accessori che possono essere indossati dall’utente per un’esperienza ancora più completa, lo step successivo del mobile marketing spingerà quindi verso una totale integrazione di tecnologia indossabile ed email (l’Apple Watch ne è un esempio).