Non stiamo parlando di automobili.
La catena di distribuzione degli e-commerce, rischia di includere uno dei principali anelli deboli del commercio elettronico. Il 2018 è un anno di rilevanti crescite nell’ambito dell’acquisto online tuttavia da ricerche europee risulta che vi siano al contempo problemi crescenti con la logistica. Una ricerca condotta su circe 6.000 consumatori dei paesi UK/Germania/Svezia, quasi il 50% ha lamentato problemi nella consegna di quanto acquistato in rete.
Problematiche logistiche
Come ci si può immaginare, la maggior parte di queste problematiche è relativa al ritardo nella consegna. Emerge dalla ricerca che circa il 70% del pubblico intervistato decide di cambiare negozio online, o nel caso di marketplace il rivenditore specifico.
La percentuale restante degli intervistati dice di cambiare piuttosto il metodo di spedizione, scegliendone uno più valido ed economico piuttosto che uno più veloce, preferendo quindi una certezza di quanto prospettato ponendo l’importanza sull’efficienza di consegna.
I clienti del mondo online sono ad oggi un pubblico esigente. Prospettare, durante l’acquisto online, differenti metodi di consegna, tempi attendibili e spese di spedizione in linea, è un inizio. A questo va abbinato un servizio eccellente e puntuale, tanto da mantenere il cliente fidelizzato.
Un aspetto della consegna, inoltre, che non va gestito male è il reso. Semplicità di restituzione dei prodotti, strumenti automatici per operare il reso in pochi minuti da casa ed una eventuale agevolazione nei costi di quest’ultimo per il consumatore, sono una componente vincente per un sistema di spedizione che non fallisce ma esalta la percezione del cliente nei confronti del negozio online.
Portare il cliente all’acquisto sullo store online non è sufficiente a il successo di un e-commerce, quanto invece la soddisfazione ultima del consumatore fino al post-vendita.